In questo momento Xanthi-AEK non è una partita come tutte le altre

SUPERLEAGUE / ÁÅÊ - ÎÁÍÈÇ (ÖÙÔÏÃÑÁÖÉÁ: ÁÍÔÙÍÇÓ ÍÉÊÏËÏÐÏÕËÏÓ / EUROKINISSI)

Α fine agosto, durante uno degli ultimi giorni caldi dell’anno, William De Amorim castigava così Barkas all’Olimpico di Atene. Lo Xanthi, infatti, espugnò la capitale greca, causando anche l’esonero, avvenuto in maniera episodica a fine gara, del tecnico giallonero Miguel Cardoso.

Tanta, tantissima acqua è passata sotto i ponti da quella partita e noi vi proviamo a raccontare come arrivano le due squadre alla sfida di stasera (ore 19.00) in Tracia.

XANTHI, NUOVO MISTER E POLEMICHE INFINITE SULLA PROPRIETÀ

La partenza in campionato è stata idilliaca: cinque vittorie nelle prime sei, con l’entusiasmo portato da Kiko Ramírez in panchina, il quale aveva attirato l’attenzione di tutta la Tracia. Dopo la pausa per le Nazionali di ottobre, però, l’incantesimo si rompe e lo Xanthi non sa più vincere, precipitando in classifica. Il patron Christos Panopoulos prende così la decisione di esonerare Ramírez a fine novembre.

La squadra, affidata al traghettatore Giorgos Koltsis, colleziona una preziosa vittoria contro l’Atromitos, un passaggio del turno in Coppa – ribaltando il passivo subito dall’Apollon Larissas all’andata – e una prevedibile sconfitta contro il PAOK. Fino ad arrivare all’annuncio di domenica scorsa, con l’arrivo del tecnico classe ’52 Giorgos Paraschos, che ha già allenato lo Xanthi nella stagione 2008-2009 e nel 2010. Un uomo da 554 panchine tra Α’ Εθνική Super League per risollevare la squadra.

Ma non finisce qui. Oltre a questi fatti che possono sembrare normali, c’è un’ombra che aleggia sulla società di Panopoulos dal 3 dicembre: la data in cui è andato in onda questo servizio “esclusivo” da parte di One Channel, che vi proponiamo di seguito.

Premessa: One Channel è di proprietà di Vangelis Marinakis, quindi non ci sono da escludere collegamenti con l’Olympiakos. Per farla breve, si fa riferimento al modo in cui Ivan Savvidis, patron del PAOK, abbia anche la gestione dello Xanthi, usando come intermediario suo nipote. Tutto questo a pochissimi giorni proprio dalla partita tra il PAOK 

Esattamente come in Italia, una persona non può essere proprietaria di due club greci professionistici. Pena, secondo l’articolo 69 della legge 2725/1999, addirittura l’esclusione del club – in questo caso lo Xanthi – dal campionato. Inutile dire che questo servizio ha scatenato reazioni di tutti i tipi.

A partire dallo Xanthi, che poche ore dopo la messa in onda del servizio ha pubblicato un annuncio in cui i proprietari Panopoulos Polychronis Syggelidis (grande imprenditore del settore automobilistico, ndr) dicono che si difenderanno per vie legali. Anche il PAOK ha preso posizione con questo comunicato:

Le buffonate e le favole dell’Olympiakos e dei suoi adepti continuano. Il nuovo racconto è quello di Ivan Savvidis come proprietario dello Xanthi (!!!).

Chiariamo quindi che questa favola deve finire e che Ivan Savvidis non ha alcuna relazione con lo Xanthi, come nemmeno alcun suo parente.

Proseguiremo nei tribunali con questi bugiardi e diffamatori professionisti che fanno del male a persone, coscienze e società. Ci aspettiamo ragionevolmente che il Vice Ministro dello sport sia d’accordo con la storia, con le sue azioni “spontanee” per chiarire la questione che ha denunciato – miracolosamente – l’Olympiakos.

Ovviamente, anche l’Olympiakos si è espresso, per mezzo del Vice Presidente Kostas Karapapas:

Con questa scoperta, si cambia definitivamente pagina nel calcio greco, visto che non c’è alcun margine di fraintendimento. Ho chiesto dopo la partita contro lo Xanthi a chi appartenesse la società e nessuno ha risposto. Ha risposto però la ricerca giornalistica […]. Si tratta una cosa scioccante per il calcio greco. La Commissione dello Sport Professionistico ci deve dire cosa farà, perché in questi casi la legge dice che le squadre devono essere escluse dal campionato.

Il giorno dopo, il 4 dicembre, lo stesso Olympiakos si è recato alla Commissione dello Sport Professionistico, ente responsabile per fatti simili, che nei prossimi giorni deciderà sul da farsi. Altre società come LarissaPanioniosAsteras TripolisOFI nelle loro dichiarazioni chiedono solo di applicare la legge.

Insomma, diciamo che il clima non è sereno allo Xanthi, per usare un eufemismo.

AEK, LE LACRIME DI KOSTENOGLOU E IL SORRISO DI MASSIMO CARRERA

Anche qui abbiamo avuto un cambio tecnico. Nikos Kostenoglou, dopo essere stato in panchina per tre mesi, lascia dopo la vittoria dell’AEK per 5-0 sul Panionios e negli spogliatoi si commuove, come dimostra l’addetto stampa Andreas Dimatos.

Al suo posto, il ds Ilija Ivić ha chiamato Massimo Carrera. Il tecnico classe ’64 di Sesto San Giovanni ha già le idee chiare, progettando una squadra di «guerrieri». Proprio come la Juventus di Antonio Conte, per cui è stato il collaboratore tecnico dal 2011 al 2014.

Si tratta solamente del secondo tecnico italiano all’AEK, dopo il livornese Mario Magnozzi. Deve ribaltare il trend che vede gli allenatori italiani fallire, e finire sull’orlo dell’esaurimento, in Grecia negli anni Duemila. A partire da Malesani al Panathinaikos fino a Gattuso all’OFI.

La vecchia volpe Paraschos, in mezzo a numerosi problemi societari, contro il debuttante Carrera. Sarà una bella sfida, imprevedibile.

 

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