
E la patata bollente è passata dal Parlamento. Dalla retrocessione alla penalizzazione dai 5 ai 10 punti per casi analoghi a quelli di PAOK e Xanthi, ossia sulla multiproprietà delle società professionistiche.
Pochi minuti dopo mezzogiorno (ora italiana, ndr) la Voulì, presieduta dal primo vicepresidente ed ex sindaco di Atene dal 2007 al 2010 Nikitas Kaklamanis, ha votato per il cambio della norma sulle retrocessioni, decisa dal viceministro dello Sport Lefteris Avgenakis, col lasciapassare del premier Kyriakos Mitsotakis, assente per la visita a Parigi con il presidente Macron.
Il partito di maggioranza Nuova Democrazia continua la linea dura dopo l’espulsione dell’europarlamentare Theodoris Zagorakis e promette di espellere chi avrebbe votato contro questο «emendamento Avgenakis», con i soli. Syriza, con l’ex premier Alexis Tsipras presente in aula, chiede – e ottiene – la votazione nominale, motivo per cui il risultato è arrivato dopo pochi minuti, col sistema telematico presente nel Parlamento greco.
Sui 246 voti totali, 156 hanno votato a favore e 90 si sono schierati contro l’emendamento 148/12, che oramai rientra tra le leggi dello Stato greco.
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