Dopo l’insoddisfacente stagione 2019/2020 terminata nella parte bassa della classifica, l’estate scorsa il presidente dell’Atromitos Spanos ha deciso di investire sull’usato garantito, richiamando sulla panchina l’allenatore austriaco Damir Canadi, con cui i biancoblù hanno centrato, tre anni fa e per due stagioni di fila, un piazzamento tra le prime quattro accedendo ai preliminari di Europa League. La scorsa estate, in seguito alla fine della collaborazione con Pantelidis, che aveva terminato la stagione succedendo ad Anastasiou, il nome più papabile per la panchina era appunto quello di Canadi, che conosceva bene l’ambiente, il campionato e le qualità delle rosa, oltre ad aver portato in Europa la squadra per due anni di fila. Del rapporto tra Canadi e l’Atromitos ve ne avevamo già parlato anni fa. Tuttavia le situazioni si evolvono, i calciatori vanno e vengono, cambiano anche gli avversari: il contesto non era certamente quello di due anni prima. Infatti, il ritorno di Canadi a luglio 2020 è risultato essere fin da subito problematico, specialmente per il rapporto mai sbocciato con Lazaros Christodoulopoulos, che è stato accusato dal tecnico austriaco di comportarsi come se fosse Dio, creando problemi all’interno dello spogliatoio. Anche dal punto di vista tattico la situazione si è stabilizzata dopo aver provato vari moduli solo a dicembre, quando la squadra titolare ha trovato il giusto rodaggio facendo integrare anche alcuni giovani della primavera.
Quest’anno le cose non sono andate come si sperava: l’obiettivo era quello di competere per il sesto posto, di cercare di lottare fino a metà maggio per qualificarsi in Europa, tuttavia nessuna delle grandi cinque del campionato è andata particolarmente male, rendendo difficile per la squadra di Peristeri il sogno di tornare a lottare per un posto in Europa. La squadra biancoblù ha ottenuto un agiato decimo posto, troppo in basso per un pass europeo e troppo in alto per retrocedere. Uno dei principali motivi di questo calo di rendimento è che in un anno, a partire dalla scorsa estate, la rosa ha visto perdere alcuni elementi esperti e di riferimento: il centrocampista Androutsos è rientrato dal prestito all’Olympiakos, il centravanti Vellios ha deciso di mettersi in gioco nella Serie B italiana con l’Ascoli, il terzino sinistro Katranis, uscito dalla primavera dell’Atromitos e venduto al Saint-Étienne per 800.000€ nel 2017, anche lui è rientrato in Francia dopo la fine del prestito. A loro vanno aggiunti anche il portiere ungherese Megyeri, il centrale di difesa Risvanis ed il mediano Bušuladžić.
La seconda avventura di Canadi all’Atromitos è terminata a febbraio quando è stato sollevato dall’incarico lasciando il posto di nuovo a Pantelidis. I motivi della separazione tra i kianolefki e il tecnico austriaco risiedono nella poca pazienza da parte della società, la quale avrebbe voluto vedere risultati nel breve periodo senza aver rafforzato la rosa a disposizione, che fino a qualche mese fa appariva fortemente rimaneggiata rispetto alle stagioni precedenti. Da quando lo scorso febbraio ha lasciato l’Atromitos, Canadi è tornato in patria firmando un contratto biennale con l’Altach, riuscendo a salvare il club da una retrocessione incombente.
In seguito a due stagioni anonime, la società pare stia comprendendo la necessità di concretizzare un progetto che possa dare un nuovo slancio alla squadra. Uno dei protagonisti di questa estate all’insegna del rinnovamento della rosa è indubbiamente Giannis Angelopoulos, che ormai da 14 anni ricopre il ruolo di direttore tecnico della squadra. È uno dei personaggi più longevi del calcio greco degli ultimi anni, gode della fiducia assoluta del patron Spanos ed è il responsabile soprattutto per quanto riguarda i trasferimenti. La prima mossa è stata quella di ingaggiare come allenatore Ángel López, tecnico spagnolo reduce da una buona stagione con il Volos.
Per ridare nuova linfa vitale e per risolvere il problema della mancanza di una prima punta affidabile, i biancoblù hanno sorpreso tutti stringendo un accordo con Efthimis Koulouris, che torna a distanza di due anni all’Atromitos, la squadra con cui divenne capocannoniere della Super League nella stagione 2018/2019. E mentre l’ultima volta il cartellino del centravanti della nazionale era di proprietà del PAOK, questa volta è un giocatore dei kianolefki a tutti gli effetti. È stata una trattativa a sorpresa, l’Atromitos si è mosso con estrema segretezza ed è riuscito ad assicurarsi il “sì” dell’attaccante greco che torna in Grecia in un ambiente noto dopo due stagioni in Francia al Tolosa. L’attaccante 25enne, dopo una stagione molto difficile con il club francese, ha chiesto la rescissione del contratto (nonostante fosse vincolato da contratto per altre due stagioni) e senza indugio ha firmato per l’Atromitos, che gli ha garantito un ruolo da titolare. Ma non solo: alla base di questa scelta c’è anche il rapporto che il giocatore ha costruito con la rosa e lo staff, decidendo di rinunciare a offerte più importanti provenienti dall’estero. Koulouris firma un contratto biennale, scegliendo la maglia numero 20.
In un’intervista rilasciata al sito francese “lesviolets.com” il centravanti ha spiegato le motivazioni dietro il suo addio. Ha raccontato di come avesse instaurato un ottimo rapporto sia con la tifoseria sia con i compagni di squadra ma, malgrado ciò, i primi problemi sono sorti lo scorso anno quando, ad ottobre, con il cambio d’allenatore Koulouris ha perso il posto da titolare: di fronte alla richiesta di spiegazioni da parte del calciatore, la società sembrerebbe non aver mai dato risposte. Ha inoltre rimarcato che nonostante la sua esclusione dagli undici titolare non abbia mai smesso di dare il 100% in allenamento, concludendo l’intervista augurando alla società di tornare nella massima serie.
Un ritorno di fiamma che ha una duplice funzione: da una parte l’Atromitos aveva disperato bisogno di esperienza e qualità in attacco, qualcuno da affiancare ai numerosi giovani che compongono il reparto offensivo che non hanno ancora molta dimestichezza nella massima serie; dall’altra parte c’è Koulouris, che ha voglia di riscattarsi in una squadra in cui può diventare protagonista assoluto, anche in ottica nazionale.
Al fine di rinvigorire l’attacco sono stati acquistati due calciatori sudamericani: il primo profilo è quello di Thomás Jaguaribe Bedinelli, 28enne trequartista italo-brasiliano dell’Apollon Smyrnis. Adattabile anche sulle fasce dietro la punta centrale, nei tre anni passati a Rizoupoli è stato capitano ed ha collezionato 82 presenze e 20 goal; il trasferimento ha ricevuto il placet da parte del direttore sportivo Javier Umbides, che il prossimo 1 luglio dirà addio al calcio giocato per dedicarsi interamente alla vita da dirigente. Il secondo acquisto è quello di Matías Pisano, esterno d’attacco argentino in forza all’Argentinos Juniors: un vero e proprio girovago del Sudamerica calcistico, ha giocato in Argentina per l’Independiente, Talleres, Aldosivi e Argentinos Juniors, con il Cruzeiro e con il Santa Cruz in Brasile, nel Club Tijuana in Messico e con l’América de Cali in Colombia dove ha vinto il campionato.
Non solo attacco. La società di Peristeri ha ufficializzato anche l’acquisto di Stavros Vasilantonopoulos, terzino destro prelevato dall’AEK che si lega all’Atromitos firmando un contratto biennale. Vasilantonopoulos, classe ’92, ha alle spalle moltissime esperienze nel campionato greco, avendo collezionato 100 presenze solo in Super League tra AEK, Lamia e Veria, oltre ad aver disputato la seconda metà della passata stagione in Polonia al Górnik Zabrze. Fortemente voluto da Angelopoulos, andrà a sostituire il terzino destro brasiliano Rodrigo Galo che, dopo due stagioni con i kianolefki, si accasa al Casa Pia, squadra che milita nella seconda divisione portoghese.
L’ultimo trasferimento in entrata (per il momento) è quello di Alexandros Kartalis, centrocampista mancino 26enne arrivato a parametro zero dal PAS Giannina con cui, nelle ultime due stagioni, si è distinto per il suo dinamismo contribuendo alla promozione in Super League dello scorso anno. Quest’anno ha segnato un goal nella semifinale di ritorno di Kypello Elladas contro l’Olympiakos, partita che è finita 3-1 per i kokkini, riuscendo a sfornare anche due assist in campionato.
Per quanto riguarda invece le cessioni, sono molti di più i calciatori che lasceranno Peristeri rispetto ai nuovi acquisti: Bojan Matić e Bright Edomwonyi, entrambi centravanti in prestito rispettivamente dal Partizan Belgrado e dall’Austria Vienna, rientreranno alla base. Giorgos Manousos, attaccante classe ’87, abbandona l’Atromitos dopo quattro stagioni per firmare con il Lamia; Petros Giakoumakis, Clarck N’Sikulu ed i due esterni d’attacco, il cileno Bryan Rabello e l’azero Amir Agayev, invece, non avendo rinnovato il contratto e non avendo ancora trovato una squadra, finiranno svincolati. A centrocampo Javier Umbides, 39enne argentino tuttofare, come vi scrivevamo prima ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato, per dedicarsi al ruolo di direttore sportivo che già ricopre all’Atromitos. In difesa saluta Dimitris Goutas, anche lui svincolato.
Nel frattempo manca sempre meno all’inizio della preparazione estiva, che vedrà l’Atromitos impegnato ad Alicante, in Spagna. Le sessioni di allenamento e le partite si svolgeranno presso il centro di allenamento Pinatar Arena; tra il 18 e il 30 luglio i kianolefki disputeranno cinque amichevoli contro cinque squadre spagnole, di cui quattro militano nella Liga (Valencia, Levante, Elche, Getafe) e una nella Liga2 (Real Zaragoza).
Un’estate vivace che è al contempo piena di esuberi che non hanno reso come sperato e di nuovi acquisti promettenti. Per tornare tra le prime classificate serve tanto lavoro, poiché le “grandi cinque” hanno diverse marce in più rispetto alle altre squadre, ma se si dovesse continuare il calciomercato nella direzione intrapresa finora a Peristeri è lecito tornare a sognare notti europee.
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