L’Aris partirà la prossima stagione con sei punti di penalizzazione

L’estate 2021 si dimostra essere sempre più vivace, non solo per quanto riguarda le vicende meramente relative al rettangolo di gioco. Infatti, circa dieci giorni fa l’Aris è stato accusato dal Comitato Etico di contraffazione e falsificazione di documenti, rischiando secondo il Codice Etico una multa da 20.000 fino a 200.000 euro, oltre ad una detrazione di sei punti fino alla retrocessione nella categoria cadetta. A quasi due mesi dal processo e dopo la convalida della classifica di Interwetten Superleague della scorsa stagione, il Comitato Etico dell’EPO ha formalizzato ed imposto una penalizzazione di sei punti all’Aris per il reato di falso riguardo il caso Laskov. Il Comitato Etico, tuttavia, non ha tenuto conto della confessione di uno specifico testimone che si è assunto la responsabilità del reato e ha chiarito che la società giallonera non era coinvolta nel caso.

L’unico precedente simile coinvolse nel 2011 l’Iraklis, che fu retrocesso per aver presentato all’EPO una falsa certificazione di mancati debiti assicurativi, al fine di continuare la campagna dei trasferimenti. La vicenda emerse grazie alla denuncia da parte dell’Asteras Tripoli, che grazie alla retrocessione dell’Iraklis riuscì a salvarsi, e divenne di interesse politico: l’allora presidente dell’EPO Sophocles Pilavios fu chiamato a testimoniare in parlamento. Il comitato primario della Super League punì il presidente della società Giannis Takis con 40.000€ di multa e un anno di squalifica dello stadio, mentre l’EPO impose la revoca dei cartellini di 6 giocatori e un’ulteriore multa di 50.000€. Tuttavia i giraios furono retrocessi ai sensi dell’articolo 26 del Codice Disciplinare per diffamazione sportiva, e non a causa dell’articolo 20 che invece disciplina il falso (contraffazione) e che ai tempi prevedeva una semplice multa come pena. Nel 2013, tuttavia, le pene per il falso furono inasprite, aggiungendo alla pena pecuniaria anche la detrazione di 6 punti in classifica.

La società di Salonicco ha reagito con una dichiarazione sul proprio sito ufficiale contro la Federcalcio, parlando di una decisione scandalosa.

Dove finisce la logica, inizia l’EPO! Il Comitato Etico ha ovviamente “le sue leggi”, che sono al di sopra delle leggi dello Stato, perché non si può spiegare diversamente la SCANDALOSA decisione odierna. Come può essere punita l’ARIS FC detraendo 6 punti e comminando una multa per il caso Laskov, quando è stato PROVATO che PAE ARIS non ha alcuna responsabilità e non è in alcun modo coinvolta nel caso?
È una cosa senza precedenti nelle cronache. Mentre durante il processo del caso lo stesso giocatore è apparso come testimone ed ha testimoniato di averci coinvolto fraudolentemente in questo caso, come è possibile che la squadra dovrebbe essere punita dal Comitato Etico!!! Il testimone HA DICHIARATO davanti alla Commissione che lui stesso ha agito illegalmente per motivi personali e ha ammesso che l’Aris FC non ha alcuna responsabilità in merito, ma la Commissione ha deciso per la penalizzazione dell’Aris FC!!! Cose dell’altro mondo…
L’EPO ha una nuova amministrazione da alcuni mesi, ma i resti del passato sembrano ancora vivere e regnare. Sappiamo molto bene quanto ARIS li infastidisca ed è per questo che fanno tutto ciò che è in loro potere per fermare il nostro corso. Questa volta, tuttavia, si sono superati applicando le proprie leggi.
Resta inteso che PAE ARIS presenterà ricorso contro la scandalosa decisione che è legalmente traforata da tutte le parti.

Dal momento in cui la classifica finale della Super League 2020/2021 è stata già ratificata nella terza decade di maggio, con certezza quasi assoluta la penalizzazione riguarderà la nuova stagione. Nei giorni scorsi i legali dell’Aris erano in attesa di conoscere la motivazione alla base della tanto discussa decisione, in modo da poter ricorrere in appello al Comitato di Appello dell’EPO, con la speranza di ribaltare la sentenza ed evitare di partire con sei punti in meno la stagione che verrà. Il memorandum sul caso Laskov è stato presentato ieri dall’ufficio legale di PAE Aris al Comitato Etico dell’EPO.

Come sottolineato dai gialloneri, il fascicolo inviato include tutti i documenti necessari che dimostrano la completa estraneità dei fatti della società rispetto al caso di falso. Ora i kitrinomavroi dovranno attendere la decisione del comitato etico dell’EPO, cosa che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

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