Con la vittoria per 2-0 nell’ultima partita contro il Kosovo i galanolefki festeggiano, per la prima volta dalle qualificazioni ai Mondiali del 2013, quattro vittorie consecutive in partite ufficiali. L’ultima volta che la Grecia festeggiò quattro vittorie consecutive in partite ufficiali risale per l’appunto a nove anni fa, in occasione delle qualificazioni ai Mondiali, quando staccò il biglietto per la fase finale dell’evento in Brasile.
Quattro partite, quattro vittorie, zero goal subiti: uno a zero contro l’Irlanda del Nord a Belfast, di nuovo uno a zero contro il Kosovo, tre a zero contro Cipro e, dulcis in fundo, due a zero contro il Kosovo a Pristina. In tutte le partite disputate finora, l’Ethnikì ha quasi sempre avuto il pallino del gioco attraverso il possesso palla, creando più occasioni dell’avversario ed avendo perciò un valore xGoals (Expected Goals) più alto: ad eccezione della prima partita contro l’Irlanda del Nord, in tutte le altre ha avuto un numero maggiore di tiri in porta rispetto alle altre squadre. Quella che negli anni scorsi appariva come una nazionale composta da singoli slegati l’uno dall’altro, ora appare più compatta. È ovviamente presto per dire che questa Nazionale sia diventata una squadra, ma allo stesso tempo non è troppo presto per concludere che questa squadra ha imparato a vincere, e soprattutto ha dimostrato di imparare a pretendere da sé stessa e di non accontentarsi. Questa differenza di approccio indica certamente una maggiore maturità, una maggiore concentrazione e dedizione all’obiettivo. Adesso bisognerà continuare a lavorare su questa scia in modo da arrivare preparati alla Lega B, con avversari tecnicamente più attrezzati, in un ambiente – quello dei tifosi e degli addetti ai lavori – che è tornato a sorridere dopo anni bui e che è pronto a sostenere ancor più caldamente la squadra. A dimostrazione del risveglio di interesse per la Nazionale, l’EPO ha diramato un comunicato ufficiale attraverso il quale ringrazia i tifosi che hanno riempito lo stadio Panthessalikò, a Volos, dove sono state disputate le partite contro Cipro e Kosovo:
Il completamento delle prime quattro partite della Nazionale Maschile nel 2° girone della Lega C della UEFA Nations League è stato coronato da un successo assoluto, in quanto i biancoblu hanno ottenuto quattro vittorie e si sono assicurati matematicamente la promozione nella categoria successiva, anche se sono rimaste altre due partite nel girone.
Le due partite casalinghe della Grecia si sono svolte allo Stadio Panthessalikò di Volos e la Federcalcio ellenica sente il bisogno di esprimere un caloroso ringraziamento e molte congratulazioni a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita organizzazione e conduzione delle due partite e sono stati al fianco della delegazione greca durante il suo soggiorno nella capitale della Magnesia.
Il risultato di tutto quanto sopra è stato il supporto senza precedenti alla Nazionale durante le sue partite, un dato che si è riflesso nella vendita totale dei biglietti per le partite che sono stati 12.418 nella partita contro Cipro e 15.367 nella partita contro il Kosovo, mentre il gli incassi totali di due partite sono stati di 197.000 euro.
Il grande lavoro della squadra, che appare essere più rodata rispetto alla precedente gestione guidata da van ‘t Schip, è stato orchestrato egregiamente dal nuovo tecnico uruguagio, Gustavo Poyet, il cui lavoro non può passare inosservato. Prima di approdare (per la seconda volta) in Grecia, il commissario tecnico era reduce dall’esperienza sulla panchina del Club Deportivo Universidad Católica, squadra che milita nella prima divisione cilena e con cui, nei primi mesi del 2020, aveva iniziato la stagione alla grande ottenendo buoni risultati salvo poi concludere l’avventura cilena nel peggiore dei modi, terminando la stagione a metà classifica e inimicandosi sia tifosi che giocatori. Un punto a suo favore è sicuramente quello di avere perlomeno già una conoscenza basica del calcio greco: nel 2015 venne ingaggiato come allenatore dell’AEK per sostituire Traianos Dellas, esonerato dopo una catastrofica sconfitta per 4-0 per mano dei rivali dell’Olympiakos. In ventotto partite riuscì a vincerne diciotto, ma ciò non fu sufficiente per guadagnarsi la riconferma da parte dell’amministrazione dei kitrinomavroi, la quale si indispettì a causa delle dichiarazioni dell’uruguagio che rivelò alla stampa la sua intenzione di lasciare il club alla fine della stagione, senza aver prima informato la dirigenza. Nella conferenza stampa organizzata nel febbraio 2022, subito dopo la firma del contratto con l’Ethniki, Poyet ha ribadito il ruolo centrale della Nazionale, definita come la squadra più importante del paese, la quale dispone di giocatori di ottime qualità. Inoltre, aveva anche annunciato pubblicamente che l’obiettivo a breve termine sarebbe stato quello di ottenere il primo posto nel girone della Nations League. Detto, fatto. Uno dei meriti che finora va attribuito a Gustavo Poyet è quello di star provando ad imprimere una nuova mentalità nei calciatori. Infatti, l’impressione collettiva è che le dichiarazioni del tecnico sudamericano siano state realmente traslate nello spogliatoio e successivamente sul campo: ad esempio nella partita contro il Kosovo, al 70’ il risultato era ancora inchiodato sullo zero a zero, sufficiente per garantirsi il primo posto ed ottenere l’accesso alle fasi qualificatorie per Euro 2024; chiunque abbia seguito anche solo un minimo l’Ethniki nell’ultimo periodo sa che, in circostanze simili, negli anni precedenti si sarebbe optato per un arroccamento in difesa piuttosto che provare a creare azioni offensive, cercando di congelare la partita e portare il punto a casa. Tuttavia, Poyet ha continuato a chiedere ai suoi di attaccare, ottenendo alla fine una vittoria che risulta essere tutto tranne che superflua.
Zero goal subiti in quattro partite giocate: è questo uno degli aspetti più evidenti che emerge da questo primo filone di incontri della UEFA Nations League 2022/2023. Parlando di difesa, i lettori più assidui del nostro sito ricorderanno sicuramente la vicenda che tre anni fa balzò agli onori della cronaca, cioè quella dell’allontanamento da parte di Papastathopoulos e Manolas dalla Nazionale. Più precisamente, l’ultima presenza in nazionale di Papastathopoulos e Manolas – che contano rispettivamente novanta e quarantadue presenze con l’Ethniki – risale all’8 settembre 2019, in occasione del pareggio per 1-1 contro il Liechtenstein, risultato che portò all’esonero dell’allora CT Angelos Anastasiadis e, per l’appunto, anche all’addio dei due centrali di difesa. Negli ultimi tre anni, uno dei maggiori motivi di discussione attorno al tema della nazionale è stata proprio l’assenza dei due difensori sopracitati i quali, più di tutti all’interno della rosa, vantano una carriera internazionale degna di nota e rappresenta(va)no le colonne portanti del Piratiko. Come già ve ne avevamo parlato al tempo, la decisione dei due calciatori di abbandonare la nazionale arrivò in un momento difficile per la nazionale greca, con il morale a terra dopo una serie di risultati deludenti. Quando l’attuale allenatore della nazionale, l’uruguagio Gustavo Poyet, si è insediato sulla panchina nel febbraio di quest’anno, ha prontamente dichiarato che da parte dell’EPO non era prevista alcun tipo di punizione nei confronti dei due difensori “disertori” e che, inoltre, “la porta è aperta per tutti, per chiunque abbia passione e qualità per la nazionale”; insomma, parole molto chiare che potrebbero indicare un segnale di riavvicinamento tra le parti. Al giorno d’oggi, grazie alle quattro vittorie di fila senza subire alcun goal ottenute dalla Nazionale, che le hanno già assicurato il primo posto del girone, ma anche a causa dell’ambiente generale più tranquillo, la questione di Papastathopoulos e Manolas sembra essersi ridimensionata. Inoltre, la nuova coppia difensiva, composta da Konstantinos Mavropanos e Pantelis Chatzidiakos, sembra aver trovato la giusta alchimia che possa garantire stabilità alle retrovie della Grecia.
L’entusiasmo per il nuovo corso della Nazionale è tangibile, tanto che i vertici della Federazione greca si sarebbero già accordati con i giocatori della Nazionale per un bonus dopo essersi assicurati il primo posto nel girone di Nations League. Le quattro vittorie di fila, la qualificazione e il salto di categoria hanno portato nelle casse della Federcalcio circa 2 milioni di €: la metà di questa cifra andrà divisa tra i calciatori e lo staff tecnico, per decisione del presidente dell’EPO Takis Baltakos, secondo quanto riporta Live Sport. Il nuovo presidente della Federazione ha fatto della Nazionale la sua priorità e nel confronto che ha avuto con i giocatori dopo la fine dell’incontro con il Kosovo, ha sottolineato ai dirigenti che sarà sempre al loro fianco e ha chiesto loro di comunicargli eventuali problemi. Oltre che con lo spogliatoio – sempre dopo la partita con il Kosovo – Baltakos ha espresso tutta la sua soddisfazione anche con la stampa:
Siamo così felici che non ho parole. I ragazzi hanno fatto tutto bene e ora devono festeggiare. Ci siamo qualificati dopo 4 partite invece di 6, non abbiamo subito gol. Piena soddisfazione. I ragazzi sono una famiglia. Hanno gridato il nome di Limnios (infortunato al ginocchio, ndr) dopo la vittoria. Gliel’hanno dedicato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo successo.
Seguiteci sui nostri account Instagram e Facebook!